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La signora con il pacchetto in mano
ci vorrebbe un accompagnamento di violini

Si è fermata all'improvviso
sul bordo del marciapiede
è il sole che l'ha sorpresa
lei non sapeva
un appuntamento imprevisto
Ha chiuso gli occhi
la sua faccia ha disegnato
amanti
carezze
dolcezze antiche
in un istante il riassunto
di una vita non si poteva non amarla
io e il sole abbiamo pensato
che questo è il nostro giorno fortunato

 

Un momento di Ella 

Quando si siede per prendere l’ultimo sole
Ella si mette in posizione di statua
Ella si mette in posa
per essere fotografata dal sole
poi Ella
incrocia le mani sulle ginocchia
e quando il sole se ne va
Ella è la fotografia 

 

10B 

L’autista
dell’autobus
non sa
o non vuole sapere
che tutti questi sobbalzi
questi sussulti
queste frenate
queste accelerate improvvise
non sono adatti
alle persone
che cercano di stare in piedi
anche con poco 

 

In ricordo di mia madre 

Colline che ho attraversato
(anche montagne se ti fai piccolo piccolo)
valli che ho misurato
fiumi in cui mi sono rinfrescato
strade che mi hanno portato
sentieri che mi hanno insegnato
solchi che ho visto crescere
il posto dove sono nato
ma anche luoghi che non ho mai visto
persone che non ho conosciuto
lì è passato un rastrello
qui hanno seminato
là un sasso
e un posto per riposare
la luce è un po’ luna
e un po’ tramonto
mancano i sorrisi
altri colori
altri paesaggi
quelli sono nella memoria
Vista da vicino
è un mondo
la faccia di mia madre 

 

Dove si evince che è meglio fare le cose immantinentemente

Ti scrivo una poesia
davanti a queste gioiose anatrelle!
anzi no,
mi metterò di lato

sì, ti scrivo una poesia
di fianco a queste buffe anatrelle
meglio l'altro lato!
si una poesia di lato
una latopoesia
potrei mettermi anche di spalle
di spalle alle anatrelle
senza offesa

una retropoesia
ecco



davanti non ho più le anatrelle però!
davanti non c'è quel simpatico mondo anatrelloso
che mi chiamava a scriverti una poesia
mi giro
... le anatrelle non ci sono più
se ne sono andate
con la tua poesia…





Potrei scriverti una poesia
davanti ai corvi che volteggiano
su quel platano
le foglie mosse
dal vento d'autunno
o di lato …....
(ad libitum fino alla perdita dell’orientamento)

 

Il vento 

Il vento nasce dove nasce tutto il resto
non si vede
non sai dov’è
ma se ti metti a correre ci vai addosso
E’ come quando soffi sulle candeline
e senza accorgertene hai compiuto gli anni
Sembra fatto di niente
e dentro ci sono tutti i pensieri della gente
A volte si nasconde
e aspetta che le cose passino
si siede sui tetti e ci guarda
Se una cosa non gli va
la sposta
ma se una cosa gli piace
le gira intono fino a farla innamorare
forse è una scusa per non stare fermi
forse è un abbraccio che non si ferma mai